Svolgendo un lavoro sedentario il camminare non faceva parte delle mie attività quotidiane, rimaneva un compito salutistico a cui riservavo gli avanzi del tempo, nella pausa pranzo o a fine giornata. Il contesto obbligato, una periferia come tante, alimentava un procedere cittadino, con le architetture post industriali a farmi compagnia.
Non è stato lineare scoprire la bellezza della natura che sta in mezzo a noi, l’ho fatto contrastando l’occhio che si mansueta quando non è colto più da sorprese. Mi è stato utile recuperare le abitudini semplici che avevo da bambino andando tra fossi perché la Valnestore, dove abito, manca delle specificità montane tipiche nell’Appennino umbro-marchigiano. Nella mia terra le singolarità più spettacolari rimangono nascoste, ma io ho imparato a trovarle.
Propongo escursioni che sappiano trasmettere il fascino della scoperta anche in zone apparentemente prive di tale carattere come quelle comprese tra l’Orvietano ed il Trasimeno.